La Sicilia continua a spopolarsi per denatalità e migrazione
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I recenti dati, diffusi dall’ISTAT, confermano che la Sicilia continua a spopolarsi a causa
della denatalità, ma soprattutto per la migrazione di una consistente parte della
popolazione più giovane e qualificata.
Tutte le città siciliane sono purtroppo interessate dal fenomeno che, secondo il rapporto
dell’Istituto nazionale di Statistica, nel corso del biennio 2021-2022, hanno registrato un
decremento dello 0,4 per cento della popolazione residente. L’ANCI Sicilia affronterà il
tema nel corso del convegno in programma per sabato 18 maggio a San Marco
D’Alunzio, dal titolo: “I comuni siciliani oltre la crisi demografica ed economica”.
“Lo sconfortante report dell’ISTAT - si legge in una nota dell ANCI Sicilia - ci impone di valutare
seriamente una nuova programmazione sul piano socio-economico. Una strategia che
punti a dotare i nostri territori di infrastrutture all’avanguardia, di un sistema viario e dei
trasporti efficiente, di servizi socio-sanitari maggiormente diffusi con il fine di evitare la
scomparsa di intere comunità”.
“Con l’incontro di sabato – aggiungono Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano,
presidente e segretario generale dell’ANCI Sicilia - vogliamo accendere i riflettori su un tema, che è fortemente sentito dai cittadini e dagli amministratori locali e che deve diventare prioritario nell’azione di governo regionale, nazionale ed europeo, in quanto rischia di compromettere per sempre il futuro all’intera Isola”.
“Vi è la diffusa quanto errata convinzione che il tema della crisi demografica riguardi solamente i piccoli comuni delle aree interne e montane – aggiunge Alvano - ebbene i dati dell’ISTAT ci confermano, ancora una volta, che il fenomeno riguarda invece direttamente anche le città medio-grandi dell’Isola. Particolarmente drammatica è la constatazione che lo spopolamento interessa sia coloro che hanno concluso gli studi in Sicilia sia quelli che decidono di intraprendere un percorso formativo e lavorativo fuori dall’Isola.La denatalità sommata alla mancanza di prospettive lavorative e socio-economiche e a servizi sanitari e scolastici inadeguati, accentua il processo di impoverimento, favorendo la migrazione dei ragazzi e delle giovani famiglie e innalzando, progressivamente, l’età media della popolazione residente. E’ dovere delle istituzioni regionali e nazionali - conclude ANCI SICILIA - ottenere una legislazione di favore sul piano amministrativo e fiscale che attragga nuovi investimenti e residenti e favorisca lo sviluppo dell’imprenditoria”.